a cura di Marinella Malacrea, Raffaello Cortina, Milano 2018, pp. 486, Euro 27,20.
recensione di Paola Castelli Gattinara*
L’attenzione al trauma e alle sue conseguenze nei bambini è andato crescendo negli ultimi anni grazie al potente contributo delle neuroscienze che hanno mostrato gli effetti delle esperienze avverse sul cervello in via di sviluppo.
Questo volume collettaneo ha il pregio di trattare in modo approfondito un settore specifico del maltrattamento infantile: l’abuso sessuale. Il libro coniuga insieme l’esperienza clinica con i contributi provenienti dalla ricerca mettendo in luce la peculiarità di questo ambito e la necessità di possedere molteplici strumenti di intervento. La curatrice, che opera in questa aerea da moltissimo tempo, pur tenendo conto della significativa spinta in avanti data dagli studi sperimentali, ha voluto dare ampio spazio ad uno sguardo clinico in grado di cogliere la soggettività dell’esperienza vissuta e la necessità di ritagliare interventi terapeutici specifici per ogni paziente. Il risultato è una ricca panoramica sui diversi sistemi di cura, declinati tenendo conto della complessità di un processo di guarigione che comprende l’agire di molteplici attori: non solo il paziente e il terapeuta, ma anche il più ampio contesto familiare, sociale e istituzionale.
Il libro si apre con una rassegna sulle ricerche riguardanti l’efficacia dei diversi modelli clinici che trattano l’abuso sessuale negli adulti e nei bambini; rassegna che mette in evidenza la necessità di individuare approcci terapeutici sia efficaci che sostenibili. Da questa panoramica, emerge l’utilità di interventi multimodali, flessibili e centrati sul trauma, in grado di includere nel processo terapeutico sia gli aspetti somatici dell’esperienza avversa sia quelli cognitivi ed emotivi. Inoltre, risulta fondamentale per la buona riuscita del trattamento con i bambini, il coinvolgimento dei genitori, là dove è possibile, e l’integrazione con il contesto sociale.
Tutti gli altri capitoli sono dedicati ad articolare le acquisizioni generali sul trauma con la specificità delle singole esperienze di abuso. Ogni capitolo, preceduto da un breve riflessione della curatrice, entra dentro il particolare percorso di cura mostrando le inevitabili oscillazioni dell’andamento del processo terapeutico e l’impossibilità di generalizzare le dinamiche psicologiche attivate nell’abuso sessuale. Ciò che rende particolarmente arricchente questa parte del volume, è l’attenzione al processo clinico e alla relazione terapeutica così come si declina nelle diverse situazioni in cui prende forma l’abuso: per esempio quando chi abusa è la madre, o quando le vittime sono sorelle, oppure l’abusante è un fratello molto amato che non si vuole perdere. Seguendo quasi come in un romanzo le storie di questi bambini, gli Autori ci permettono di seguire le loro incertezze nel percorso da intraprendere, le scelte terapeutiche più efficaci, le sfide affrontate e i fallimenti.
Segnaliamo in particolare il capitolo di Annamaria Scapicchio che illustra in modo molto chiaro la complessità delle dinamiche emotive e relazionali implicate e il coraggio necessario per affrontare situazioni così gravi. Il lettore può così rendersi conto delle difficoltà che si incontrano nel coordinare in modo armonico interlocutori diversi come la famiglia, il Tribunale, i Servizi sociali ecc., ma anche della soddisfazione che si ricava quando si riesce a riparare ferite così profonde e aiutare questi bambini a riprendere un sano percorso di vita.
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