Alberto Pellai (2020): Mentre la tempesta colpiva forte, Edizioni De Agostini, Roma. pp. 160, Euro 15.90
recensione di Micol Franco
Chi se lo aspettava? Eppure da gennaio tutti i giorni siamo stati informati di che cosa stesse avvenendo a Wuhan, con le sue strade deserte, il conteggio dei malati e dei decessi; ma la situazione era così incredibile da pensare che fosse un evento lontano e che non sarebbe mai capitato anche a noi; del resto, nel 2003, la SARS era rimasta confinata in alcuni Paesi. Verso fine febbraio sono comparsi i primi casi e le prime zone rosse anche da noi in Italia, ma ancora eravamo scettici, o ingenuamente increduli, sulla possibilità di essere confinati nelle nostre case, limitati nella nostra libertà, di dover modificare le nostre abitudini di vita e soprattutto di trovare parole per spiegare quanto accadeva ai nostri figli. Ci siamo scontrati con la realtà nel momento in cui hanno chiuso le scuole, trasferito gli uffici nelle abitazioni e si sono susseguiti nuovi decreti che riducevano al minimo i movimenti di ognuno di noi, resa necessaria un’autocertificazione per poter andare a fare la spesa.
I primi giorni sono stati di disorientamento e di riorganizzazione degli spazi casalinghi per ricreare al suo interno le attività che non si potevano più svolgere fuori, mentre la paura e l’ansia si faceva strada nelle nostre vite. All’inizio i genitori si sono sentiti invasi e incapaci di doversi far carico dell’istruzione dei figli e della protezione, spesso a distanza, dei propri genitori anziani, ma poi è arrivato un messaggio secondo me molto importante: “dovevamo tutti fare la nostra parte per contribuire ad affrontare questo pericolo tanto piccolo quanto devastante, sostenendo nelle retrovie (oltre che stando a casa e rispettando le regole), i medici e gli infermieri che lavoravano sul campo”. Ci siamo così adattati a questa nuova situazione che ci ha donato un tempo in cui, dopo tanto correre, dovevamo e potevamo stare con noi stessi e con i nostri figli saldando quelle relazioni che svolgono la funzione di base sicura da cui riceviamo conforto e protezione per poter ripartire nella nostra esplorazione. Le competenza che molti genitori hanno messo in campo in questi mesi sono delle risorse che hanno potuto scoprire grazie alla difficoltà affrontate ma che li sosterranno anche per le prossime, qualunque esse siano, che la vita potrà metter loro davanti. Quindi quale occasione migliore, se non ora che stiamo ripartendo ma non abbiamo certezza di come andranno le cose, per prenderci del tempo per riflettere sulle trasformazioni che sono avvenute nelle nostre famiglie in questi mesi?
“Mentre la tempesta colpiva forte” è l’ultimo testo di A. Pellai, che attraverso la sua esperienza di genitore e terapeuta mostra al lettore il percorso di resilienza che molte famiglie hanno attraversato in questi mesi e la cui consapevolezza è fondamentale per tutti noi al fine di poter trasformare una crisi in una crescita. L’autore ci conduce in un percorso di sei lezioni all’interno delle quali ogni genitore può riconoscersi e riflettere sulla propria esperienza personale divenendo, così, consapevole delle risorse acquisite, al fine di poterle rimettere in campo sia nelle sfide di tutti i giorni sia nei momenti di emergenza. I nuovi strumenti che molti genitori hanno messo nella propria cassetta degli attrezzi sono: la verità, la responsabilità, il tempo ritrovato, la ri-scoperta dell’essenziale, il passaggio dalla paura al coraggio e la solidarietà.
Il testo è fluido e scorrevole può essere letto tutto d’un fiato, ma anche ripreso capitolo per capitolo, per cogliere appieno le sfumature di questa esperienza così forte e inaspettata che ha coinvolto tutti e che ci permette di scoprire cose nuove di noi.
Micòl Franco
Psicologa, Psicoterapeuta CBT e EMDR, Centro Clinico de Sanctis, Roma
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