A cura di Giovanni Liotti, Giovanni Fassone, Fabio Monticelli
2017 Raffaello Cortina Editore, 26,00 Euro
Il discorso iniziato nel 2008 con l “Analisi degli indicatori delle Motivazioni Interpersonali nei trascritti” – il manuale AIMIT, a cura di Liotti e Monticelli, prosegue in questo volume che in realtà ne rappresenta il fondamento teorico.
Il Manuale, infatti, rappresenta lo sforzo di un gruppo di ricercatori di rendere in termini operativi, utilizzabili per la ricerca e la clinica, i concetti e le idee della Teoria Evoluzionistica della Motivazione.
Gli autori dedicano ampio spazio alla storia delle più importanti teorie evoluzionistiche sulle emozioni e sul rapporto tra emozioni e motivazioni.
Troviamo il tema della motivazione nell’opera di Bowlby, i contributi neurobiologici di Panksepp , gli sviluppi apportati da Tomasello. Di grande interesse mi è sembrato il confronto tra queste teorie evoluzionistiche e l’approccio psicoanalitico alla motivazione di Lichtenberg, a conferma di quanta ricchezza il dialogo tra prospettive differenti possa offrire.
Molto interessante è anche il racconto del percorso difficile che il gruppo di ricercatori si è trovato davanti nell’avventura di tradurre la teoria della motivazione in uno strumento operativo come l’AIMIT, rispettando la correttezza metodologica ma contemporaneamente rendendolo sufficientemente flessibile per l’uso clinico.
L’ultima parte del libro ci aggiorna sulle evoluzioni dell‘AIMIT avvenute dal 2008 a oggi e sulle implicazioni che questo instancabile lavoro sullo strumento comporta anche per la psicoterapia.
Un libro in qualche modo “necessario”, che coniuga teoria, ricerca e clinica e che costituisce una lettura stimolante sia per i ricercatori siaper quei clinici interessati a cercare nuovi stimoli per lavorare con i propri pazienti.
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