Beebe B., Jaffe J., Markese S., Buck K., Chen H., Cohen P., Bahrick L.,Andrews H., Feldstein S.
Attachment and Human Development, 2010, vol. 12, n. 1-2, pag. 5 – 142.
Due interi numeri della rivista sono dedicati a questo lavoro immenso del gruppo di studio dell’istituto di Psichiatria di New York. Si tratta di uno studio longitudinale predittivo dell’attaccamento del bambino alla madre attraverso lo studio della comunicazione madre bambino a 4 mesi tramite l’analisi delle videoregistrazioni e lo studio della Strange Situation nelle stesse diadi madre bambino a 12 mesi. Lo studio della comunicazione madre bambino, faccia a faccia, risulta predittivo dell’attaccamento studiato con la Strange Situation soprattutto per quanto riguarda l’attaccamento insicuro e in particolare quello resistente e disorganizzato.
Il campione studiato e’ di popolazione urbana , 84 diadi madre bambino, registrate a 4 mesi durante delle interazioni faccia a faccia e a 12 mesi durante la Strange Situation di Ainsworth. Le interazioni madre bambino a quattro mesi , in particolare l’affettività’, le modalità di attenzione, il contatto, l’orientamento spaziale sono state codificate in sequenze di 1 secondo allo scopo di ricostruire fedelmente l’ingaggio facciale e costruire una sequenza identificabile di variabili comuni. Le interazioni sono state codificate secondo la occasionalità la durata e i contenuti, il grado di stabilità/labilità della comunicazione, il ritmo dei comportamenti , il rapporto con i comportamenti precedenti e successivi, sia sul piano del singolo che del rapporto tra i due. I ricercatori hanno documentato che sia i comportamenti intrapersonali che i comportamenti interpersonali erano identificabili come meccanismi di formazione dell’attaccamento nella diade ed erano fattori di differenziazione tra attaccamento insicuro, resistente, disorganizzato e attaccamento sicuro. I bambini classificati come evitanti erano troppo pochi per dare risultati significativi.
Al contrario delle teorie dominanti nella letteratura, l’analisi del comportamento faccia a faccia madre bambino a quattro mesi relativo al coordinamento della madre verso il bambino hanno dato correlazioni alla Strange Situation inferiori rispetto ai comportamenti dei singoli individui e al coordinamento del bambino verso la madre. L’ipotesi che va per la maggiore che piu’ contingenza sia meglio e’ parzialmente supportata; nel complesso lo studio dimostra che l’attaccamento insicuro correla sia con troppa che con poca contingenza intesa come capacità di rispondere /coerenza delle risposte/ ritardo nelle risposte sia verso se stessi che nella relazione. Un grado notevole di differenze e’ stato trovato nei pattern a quattro mesi dei futuri bambini C e D, classificati rispettivamente come resistenti e disorganizzati a 12 mesi. Il ritratto centrale della diade del futuro bambino C era la disregolazione tattile, i movimenti spaziali, generanti pattern di approccio di tipo richiamo /ritiro .
Peraltro i futuri C tendono ad aspettarsi un ‘invasione tattile e spaziale da parte della madre e tendono a schivare e sfuggire quando la madre li incalza. Essi gestiscono il contatto della madre girandosi , desintonizzandosi, sacrificando la loro capacità di comunicare con la madre attraverso il contatto. Essi si approcciano coordinandosi con molta vigilanza con il rapporto faccia a faccia con la madre e si ritirano se necessario sottraendosi al rapporto faccia a faccia. Il ritratto centrale della diade del futuro bambino D e’ la discordanza intrapersonale e interpersonale o il conflitto in un contesto di bambini fortemente stressati. Una bassa coordinazione contingente da parte della madre , il fallimento della corrispondenza affettiva da parte della madre, costituiscono il pattern del ritiro da parte della madre nei confronti di bambini molto stressati, il tutto sembra compromettere le possibilità di una coerente interazione emozionale da parte del bambino. Il livello di disregolazione nelle future diadi D e’ di un ordine completamente differente rispetto alle diadi C. Gli autori ritengono che i futuri bambini D siano “non sentiti “ e “non capiti “ dalle madri, in particolare quando sono stressati. Gli autori sostengono che i “modelli operativi interni” dei futuri bambini D includono confusione rispetto alla loro personale organizzazione emotiva di base, rispetto alla organizzazione emozionale della madre, rispetto alla risposta delle loro madri alla loro sofferenza o stress, e che il tutto può settare traiettorie di sviluppo che possono disturbare l’integrazione generale della persona. La ricerca ha ricche implicazioni con l’intervento clinico, con grande specificità relativamente ai diversi tipi di stress nel rapporto madre bambino.
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