Ilaria Ravera, Simona Rattà (2019): Il futuro nelle tue mani. EPC Editore, Roma, pp. 336, Euro 20.00
di Fabio Presti
A chi non è capitato, magari in prossimità dell’anno nuovo, di formulare dei buoni propositi per poi accorgersi di averli disattesi o peggio ancora dimenticati, a causa di un vivere quotidiano che diventa sempre più frenetico e travolgente?
La vita è la cosa più importante che abbiamo e se alcuni di noi rinunciano alla dimensione della pienezza trascorrendola in modo piuttosto inconsapevole, per altri l’esistenza rischia di diventare “ciò che ci accade mentre siamo impegnati a fare altri programmi” per dirla con le parole di John Lennon.
Come rimedio a queste insidie del nostro tempo, Ilaria Riviera e Simona Ratta, psicoterapeute cognitiviste, ci propongono un progetto intrigante, un’agenda intesa come vero e proprio strumento di quotidiano sostegno al nostro sviluppo personale. L’agenda si compone di una prima parte di istruzioni per l’uso, di taglio sempre molto operativo, in cui le Autrici danno le indicazioni necessarie per una successiva efficace compilazione del diario. La proposta è di partire da uno sguardo sul nostro recente passato per interrogarsi su ciò che ha funzionato o meno, nell’arco dell’anno appena trascorso. Gli alti e bassi che riusciamo ad identificare aprono quindi ad una riflessione sulle aree della nostra vita (cura del sé, relazioni, lavoro, tempo libero) che abbiamo privilegiato o trascurato, aiutandoci ad individuare eventuali tendenze che possono condizionare il nostro benessere.
La seconda direttrice presa in considerazione è quella dei nostri valori più significativi. Per vivere una vita piena, suggeriscono Ratta e Riviera, non ci si può focalizzare soltanto sulla ricerca del piacere e delle gratificazioni immediate ma occorre una visione più ampia che includa ciò che è veramente importante per la nostra vita. Viene quindi sottolineata l’importanza centrale dei valori come fattori motivanti sia nel dare un senso ai nostri sforzi sia nel ricordarci che vale la pena andare avanti nonostante la fatica. Attraverso le parole di Nietzsche le Autrici ci ricordano che “chi ha un perché per cui vivere può sopportare qualsiasi come”.
Dopo aver fatto i conti con il passato e aver chiarito la direzionalità che vogliamo percorrere, siamo portati quasi naturalmente a definire meglio i nostri obiettivi personali. Questi vanno intesi come dei traguardi a lungo, a medio, e a breve termine. Il passo successivo è poi quello di definire un piano d’azione, scegliere cioè quelle azioni da compiere giorno dopo giorno in modo coerente, per raggiungere gli obiettivi finali. Secondo un processo graduale le singole azioni diventeranno a poco a poco delle abitudini e le abitudini delle routine che attiveranno infine le importanti trasformazioni desiderate nella nostra vita.
Graficamente l’agenda è ricca e dettagliata offrendo spazi da compilare per gli obiettivi del mese, per le riflessioni sulla settimana trascorsa e, naturalmente, per le attività giornaliere. Ogni giorno abbiamo un riquadro dedicato alla to do list, un quadrante che consente di organizzare le attività attraverso le dimensioni di importanza e urgenza, (secondo la matrice di Covey), una spunta per le routine giornaliere sviluppate, uno spazio per appuntare gli accadimenti significativi e molto altro ancora.
Oltre che importante mi sembra veramente significativo aver previsto uno spazio giornaliero dedicato allo sviluppo della gratitudine attraverso la domanda: “a chi o per cosa sono grato?”. A volte, nell’intento di migliorarci, rischiamo di dare per scontato tutto quello che già possediamo, focalizzandoci unicamente su ciò che è deficitario nella nostra vita. Lo sforzo di guardare con occhi nuovi alla ricchezza e alla bellezza che già ci appartiene, il desiderio di ricambiare i doni che ognuno di noi ha ricevuto, sono tendenze in grado di generare non soltanto salute e benessere mentale ma anche un’importante crescita spirituale.
Fabio Presti
Psicologo, Psicoterapeuta, Centro Clinico de Sanctis, Roma
Commenti recenti