SHAPIRO F. (2019): EMDR. Il manuale. Principi fondamentali, protocolli e procedure, Raffaello Cortina Editore, Milano, pagine 724, Euro 54.00
di Micol Franco
Pochi mesi prima della scomparsa di Francine Shapiro in Italia è stata pubblicata la traduzione del nuovo manuale in cui si ritrova un aspetto caratteristico dell’autrice, non che ideatrice del metodo Emdr, che è quello di partire dalla pratica clinica per osservare e prendere spunti per la ricerca al fine di migliorare l’applicazione dell’EMDR, facendolo divenire un metodo psicoterapeutico globale in cui sono stati inclusi elementi di vari approcci psicologici. La nuova edizione del manuale riflette proprio questa caratteristica perché oltre ad illustrare l’applicazione dell’EMDR è stato arricchito di tutti gli sviluppi clinici derivanti dalle numerose ricerche e validazioni svolte negli ultimi 15 anni. Il valore di questo volume è determinato dalla possibilità di trovare in un unico testo il modello teorico dell’EMDR, la descrizione delle otto fasi del trattamento, la comprensione di molti disturbi psicologici nell’ottica del trauma e le revisioni dei protocolli per specifiche patologie. Nella lettura del manuale si può cogliere sia la complessità del metodo e sia l’attenzione che l’autrice ha nei confronti delle persone che, attraverso la loro sintomatologia, portano la loro sofferenza. Viene spesso sottolineato come l’efficacia del trattamento è legato all’interazione tra paziente, terapeuta e metodo, ossia di come sia fondamentale nell’applicazione clinica dell’EMDR una continua sintonizzazione con i bisogni specifici del paziente al fine di favorire un contenimento emotivo, anche durante l’applicazione dei protocolli, per mantenere attivo il sistema di elaborazione dell’informazione del paziente attraverso cui avviene l’apprendimento.
Il testo è quindi rivolto a terapeuti in formazione o esperti all’uso del metodo EMDR in cui possono trovare nozioni già note, nuovi spunti di riflessione ed adattamenti di protocolli specifici per varie patologie. Rispetto alla prima edizione del manuale si trovano maggiori riferimenti sui punti di osservazione per poter modulare i protocolli sull’esigenze o difficolta del paziente. Nel capitolo nove viene, infatti, posta particolare attenzione alle tecniche di stabilizzazione ed autocontrollo. Ampio spazio è dedicato poi, nel capitolo 11, alla descrizione dei protocolli specifici per varie problematiche come il PTSD complesso, il lutto complicato, la dipendenza da sostanze, il dolore cronico o a situazioni specifiche come l’esser vittima di catastrofi naturali e l’intervento concomitante o nelle prime 48 ore dall’evento. Il testo è arricchito da varie appendici in cui si trovano indicazioni relative agli strumenti utili nell’applicazione del metodo, trascritti clinici, strumenti di valutazione delle procedure terapeutiche e le linee guida per l’uso dell’EMDR con i disturbi dissociativi.
Il valore del testo è ben descritto dalle parole di Francine Shapiro: “nel corso degli ultimi 30 anni la terapia EMDR è passata dall’essere una semplice tecnica a rappresentare un approccio psicoterapeutico integrato. Il campo di applicazione di questa terapia si è allargato dal trattamento del disturbo post-traumatico a quello di un’ampia gamma di disturbi clinici. L’accento non viene più posto soltanto sull’eliminazione della sofferenza manifesta, ma si dà attenzione anche al quadro clinico generale del paziente e alla sua crescita personale a più livelli.”
Micòl Franco
Psicologa, Psicoterapeuta, Centro Clinico de Sanctis, Roma
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