Elena Isola, Bruna Maccarrone (2019): EMDR e Disturbi sessuali, Astrolabio, Roma, Euro 18.00, pag. 208
di Maria Giuseppina Mantione
Il libro “EMDR e Disturbi sessuali” delle autrici, Elena Isola e Bruna Maccarrone, risulta alla lettura molto piacevole e, al tempo stesso, interessante e di notevole utilità clinica.
Il testo si apre con un capitolo in cui viene inquadrato il termine “sessualità” all’interno di una dimensione storica e culturale e della sua evoluzione con i relativi cambiamenti. In particolare, viene sottolineato quanto la salute sessuale debba essere intesa come condizione globale di benessere fisico, emotivo, mentale e sociale, così come ci ricorda l’Organizzazione Mondiale della Sanità.
Definizione che viene valutata anche per le sue ricadute nell’ambito di un intervento clinico, sia esso medico sia psicologico, messo in opera per affrontare il disagio sessuale.
Le conseguenze di un’impostazione così articolata richiede, a mio avviso più che giustamente, di integrare gli aspetti medici, psicologici e sociali nel trattamento delle problematiche sessuali.
Un capitolo è riservato alla descrizione puntuale e precisa dei disturbi sessuali, quelli femminili e quelli maschili, soffermandosi anche su considerazioni rispetto alle differenze di genere per i relativi disturbi. A completezza della parte dedicata all’inquadramento dei disturbi sessuali, nel terzo capitolo vengono descritti gli aspetti psicosessuologici implicati in alcune condizioni cliniche particolari, quelle in cui vi sono anomalie congenite del pene o di esito della chirurgia, quelle in cui si riscontra dispareunia maschile e paura del dolore genitale e, infine, la dismorfofobia peniena e il varicocele.
Con il quarto capitolo ci addentriamo nel cuore del libro. Le autrici si soffermano sulla valutazione della correlazione tra trauma e disfunzioni sessuali per sottolineare le cautele e la necessità di strumenti terapeutici adeguati quando l’origine di un disturbo sessuale è di origine traumatica.
Le tecniche bottom-up, se affiancate alla terapia sessuale, rappresentano un valido supporto al lavoro terapeutico, che talvolta può esporre il paziente a inconsapevoli ri-traumatizzazioni.
Prima di passare alla descrizione dell’approccio EMDR, vengono trattati aspetti specifici del trauma, in particolare quando riguarda l’età infantile, con la descrizione delle conseguenze a breve e a lungo termine, passaggio necessario per inquadrare la situazione clinica in modo più adeguato possibile.
Gli ultimi capitoli si soffermano sulla descrizione dell’approccio EMDR, metodo che si concentra su diversi livelli, cognitivo, emotivo e corporeo e, dunque, può essere uno strumento valido per facilitare la guarigione del paziente, in quanto favorisce l’elaborazione e l’integrazione delle esperienze traumatiche sottostanti al disturbo e che erano rimaste immagazzinate in maniera parziale e disfunzionale nelle reti mnestiche del paziente.
Nel quinto capitolo, viene descritta la terapia EMDR, inizialmente nelle sue caratteristiche generali, per poi entrare nel vivo del trattamento delle disfunzioni sessuali di origine traumatica. Nel sesto capitolo, le autrici presentano un protocollo EMDR per le disfunzioni sessuali individuali anche attraverso la descrizione di un caso clinico, consentendo in questo modo al lettore di seguire con più facilità i diversi passaggi e le diverse fasi dell’intervento.
L’ultimo capitolo è dedicato all’applicazione dell’EMDR nel trattamento delle problematiche di coppia e dopo aver presentato il protocollo anche in questo caso viene utilizzato un caso clinico per esemplificare un modello di intervento dove è stato saggiamente integrato il lavoro di coppia con il lavoro sulle memorie traumatiche. L’integrazione ha coinvolto anche la figura di un urologo e di una ginecologa, importante per la realizzazione di alcuni passaggi clinicamente rilevanti.
Il pregio di questo libro, insieme alla chiarezza espositiva, è dato dalla attenzione che le autrici hanno riservato all’importanza di un trattamento personalizzato del disturbo sessuale, proprio per sottolineare l’importanza di un approccio che sia in grado di accogliere e valutare tutte le dimensioni implicate nel disturbo stesso.
Maria Giuseppina Mantione
Psicologa, Psicoterapeuta, Centro Clinico de Sanctis, Roma
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