Laureen B. Alloy, Lyn Y. Abramson, Brandon E. Gibb, Alisa G. Crossfield, Atonia M. Pieracci, Melena Spasojevic, Jennifer A. Steinberg
Journal of Cognitive Psychoterapy
Vol 18, n. 2, summer 2004, 115-133.
In questo studio gli autori riassumono una parte dei risultati di un ampio studio longitudinale, effettuato in più università degli Stati Uniti, sulla vulnerabilità cognitiva alla depressione. Dopo un breve riassunto degli item evidentemente correlati con la vulnerabilità cognitiva alla depressione, quali lo stile cognitivo negativo, la modalità di processazione delle informazioni, e la ruminazione, lo studio si focalizza sugli antecedenti di sviluppo del campione preso in esame. I risultati mostrano che un continuum di feedback negativi dalla famiglia e dall’ambiente che possono andare dalla bassa accettazione e poco calore nelle situazioni più lievi fino a varie forme di abuso nelle situazioni più gravi possono giocare un ruolo importante nello sviluppo di una vulnerabilità cognitiva alla depressione e nello sviluppo della malattia stessa.
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