Ceri Jones, : Leung, G. Harris
Journal Of Cognitive Psychotherapy, 2007, 21, 2, 156-171
E’ abbastanza acclarato nella letteratura psicologica che i disturbi del comportamento alimentare siano mantenuti da alcuni pattern maladattivi di funzionamento mentale come credenze patogene su di sé e pensieri negativi automatici riguardanti il corpo, la taglia, il peso, l’immagine. Peraltro la terapia cognitiva ha da tempo ormai identificato diversi pensieri disfunzionali caratteristici dei disturbi del comportamento alimentare e che non riguardano esclusivamente il corpo. Questa revisione della letteratura punta ad analizzare e eventualmente correlare lo stato della ricerca esistente sull’argomento. In particolare molte degli studi ritrovati segnalano come più frequenti alcuni temi disfunzionali riguardanti: l’abbandono, le molestie e gli abusi sessuali, la deprivazione emozionale, la difettività, la vergogna, l’indesiderabilità sociale, l’isolamento sociale, la dipendenza, l’incompetenza, la vulnerabilità fisica a incidenti e malattie, la percezione di difficoltà a raggiungere gli obiettivi, l’insufficiente auto controllo, la tendenza al sacrificio, l’invischiamento, il diritto personale, il soggiogamento.
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