Berman N.C., Stark A., Ramsey K., Cooperman A., Abramowitz J.S.
Journal of Cognitive Psychotherapy, vol. 28, n.2.
Sono pochi gli studi che hanno esaminato sistematicamente le strategie di neutralizzazione nascoste che molti pazienti mettono in atto rispetto ai pensieri intrusive. Considerata la mancanza di attenzione per quest’area, questo studio esamina con attenzione lo sviluppo e il mantenimento di una strategia di neutralizzazione molto diffusa: la preghiera compensatoria in risposta a pensieri intrusivi negativi. Il campione esaminato era composto di 85 diplomati di età dai 18 ai 55 anni, che si dichiaravano cattolici.
Oltre ad una serie di test autosomministrati, al campione venivano indotti dei pensieri intrusivi negativi e successivamente venivano intervistati sull’uso di preghiere compensatorie. I risultati indicano che la religiosità, la intrinseca motivazione religiosa e la fusione morale pensiero – azione predicevano positivamente l’uso della preghiera. Rispetto alla funzione della preghiera, i risultati indicano che quando la preghiera era usata in modo maladattivo era maggiormente associata alla alta religiosità e alla fusione pensiero – azione. Al contrario la fusione pensiero – azione risulta svincolata dall’uso della preghiera. I risultati pongono temi interessanti di riflessione rispetto a certi tipi di educazione religiosa e alle credenze di fusione pensiero azione che potrebbero indurre.
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