“La genitorialità- strumenti di valutazione e interventi di sostegno”
a cura di Furio Lambruschi e Francesca Lionetti (2015). Carocci Editore, Roma, pp. 290, Euro 22,00
recensione di GIOVANNA MORGANTI
Furio Lambruschi e Francesca Lionetti, curatori di questo libro, scelgono di introdurre il volume con le parole che John Bowlby scriveva nel lontano 1988: “ Chi fornisce cure deve a sua volta ricevere molta assistenza. (……) Paradossalmente ci sono volute le società più ricche del mondo per ignorare questi fatti fondamentali. Le forze dell’uomo e della donna impegnate nella produzione dei beni materiali contano come attivo in tutti i nostri indici economici. Le forze dell’uomo e della donna dedicate alla produzione, nella propria casa, di bambini sani, felici e fiduciosi in se stessi non contano affatto. Abbiamo creato un mondo a rovescio”. È interessante notare che solo molti anni dopo la morte di Bowlby si deve a un famoso articolo di un economista statunitense, James Heckman premio Nobel nel 2000, il merito di aver attirato l’interesse su questo importantissimo argomento. Heckman dimostrava come ci fossero ottime ragioni economiche e produttive per fare investimenti nella prevenzione nell’ambito dell’età evolutiva, si sarebbero infatti ridotti gli enormi costi che a lungo termine la società era costretta a pagare.
Solo nel 2006 il comitato dei ministri, organo del Consiglio d’Europa, varò alcune linee guida per il sostegno alla genitorialità con l’obiettivo di promuovere le competenze genitoriali volte a sostenere uno sviluppo armonico nel bambino. Il focus di questo libro è quindi il tema della genitorialità nel duplice e inestricabile aspetto della valutazione dei fattori di rischio e degli interventi di sostegno maggiormente efficaci. La cornice teorica coniuga la teoria dell’attaccamento da un lato e la prospettiva cognitivo –comportamentale dall’altro. Attraverso la teoria dell’attaccamento abbiamo compreso come il bambino fin dall’inizio della vita sia un partner attivo e partecipe all’interno della relazione con il caregiver e come questa relazione precoce sia fondamentale per l’ulteriore sviluppo degli aspetti emotivi, cognitivi e relazionali. È quindi evidente come un aiuto, anche breve, ma mirato ed efficace nel periodo iniziale, possa rappresentare un intervento di importanza non solo psicologica ma economica e politica. Individuare infatti precocemente le aree di vulnerabilità e i fattori di rischio nella genitorialità consente di evitare a lungo termine esiti evolutivi atipici e quadri psicopatologici di varia entità.
Gli studi si sono focalizzati nel dimostrare quali tra i tanti interventi di sostegno si dimostrassero più efficaci nel ridurre i fattori di rischio per il bambino nelle varie fasi dello sviluppo fino a interrompere la trasmissione transgenerazionale del trauma. Nel libro troviamo una trattazione chiara ed esaustiva sia degli strumenti di valutazione dei fattori di rischio, sia degli interventi evidence based rispetto all’efficacia. Tra questi ,vengono descritti il parent training, nelle sue diverse declinazioni, il trattamento EMDR usato all’interno della psicoterapia cognitivo-evoluzionista e il Mindful parenting che introduce gli elementi della Mindfullness nell’area dell’età evolutiva. Tra gli interventi basati sulla teoria dell’attaccamento vengono descritti i vari protocolli di Video-feedback e il Circolo della Sicurezza di Powell, Hoffman, Cooper e Marvin . Un volume a mio avviso estremamente utile per coloro che si occupano di età evolutiva e più in generale per tutti quei clinici interessati ai temi dello sviluppo e della genitorialità.
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